musica Originale Federico Scettri
produzione esecutiva Chiasma con il supporto di Ostudio (Roma)
Progetto vincitore dell’edizione 2021 del bando [Danza Urbana XL] / Network Anticorpi
TAGADÀ è un sistema di relazione che esplora la condizione di compresenza nella distanza e individua l’altrove come unico luogo comune. Come nella dimensione virtuale in cui è possibile condividere uno spazio senza mai incontrarsi, così dentro TAGADÀ la connessione avviene senza che ci sia mai una reciprocità riconoscibile. Nato durante il periodo di pandemia, parte dall’osservazione della nuova normalità di incontro tra individui: lo spostamento radicale delle relazioni, della formazione, del lavoro e del tempo libero su piattaforme online ha ridefinito il digitale come nuovo spazio di interazione sia pubblica che privata. In questo senso l’intenzione del lavoro è quella di indagare il concetto di virtuale in termini coreografici In TAGADÀ la musica suggerisce un ambiente lontano che con suoni sintetici e linee melodiche omogenee accompagna in un viaggio di astrazione dal reale mentre lo spazio è regolato da una struttura circolare e instabile in cui, come su una giostra, i corpi vengono mossi da forze complementari in una in dinamica orbitante di disequilibrio perenne. Questo lavoro intende generare una condizione di costante ubiquità verso un senso di connessione e interscambio di informazioni su canali inediti e sceglie lo spazio pubblico e urbano per indagare le possibilità dei rapporti nella tensione tra reale e digitale.
Fabritia D’Intino (Foligno, 1986) è una danzatrice e coreografa. Si laurea al Triennio Contemporaneo presso L’Accademia Nazionale di Danza (Roma), consegue il Bachelor in Dance presso ArtEZ (Arnhem, Olanda) e il Master in Arti Performative MAP_PA (Azienda Speciale Palaexpo e Accademia di Belle Arti, Roma). Dal 2013 al 2019 coordina la piattaforma Barcelona International Dance Exchange – BIDE in Spagna, curando le attività in diversi paesi fra Europa e America. I suoi lavori coreografici, spesso in collaborazione con altrə artistə, vengono premiati e presentati in diversi contesti nazionali ed internazionali. La sua ricerca si muove spesso all’interno di progetti internazionali quali M 4 Mobility (Repubblica Ceca), Dance Moves Cities (Italia, Polonia, Lettonia), Movin’Up – G.A.I. (Argentina, Uruguay), Boarding Pass + Dance e 18m8l ( Ungheria, Olanda, Francia), Erasmus + (Francia) e MMDD – Micro Macro Dramaturgies in Dance (Danimarca, Repubblica Ceca), Crossing Border + (Spagna), Crossing the Sea e CSC – Circuit Est (Canada). Oltre alla creazione di performance per la scena, sviluppa il suo discorso artistico in contesti urbani e site specific e attraverso formati di ricerca, progetti partecipativi e installativi. Come danzatrice collabora con diversi coreografi ed artisti visivi. Dal 2018 fa parte della compagnia Cats&snails (Lille, Francia) e Chiasma (Roma).
Daria Greco (San Cesario di Lecce, 1986) è una danzatrice e autrice che basa la sua ricerca coreografica sul rapporto fra meccanica del corpo e immaginazione. Artista associata del gruppo Chiasma (MIC) di Salvo Lombardo, lavora, inoltre, con Carsten Saeger, Alice Gosti/Malacarne, Fabritia D’Intino, Clementine Vanlerberghe, Riccardo Guratti, DOM, Federica Santoro. Determinanti per le sue scelte artistiche, gli incontri con Marta Ciappina e Arkadi Zaides. Tra i suoi progetti autoriali Noyau (2017), TAGADA’ (2021, collaborazione con Fabritia D’Intino), [parentesi] (2022, collaborazione con Jacopo Ruben Dell’Abate) e Crangon Crangon (debutto Short Theatre 2022). Dal 2020 e cofondatrice di Ostudio, progetto di coabitazione artistica nel quartiere di Roma Torpignattara, dal 2018 di SiR_sharing in Roma, spazio di messa in rete e di condivisione di pratiche di ricerca rivolto ai performer nella capitale e dal 2017 collabora attivamente con Scup_Sport e Cultura Popolare, realta romana autogestita, dove porta avanti il suo progetto didattico PAUSA PRANZO_Classi di Danza Contemporanea.
sculture Adolf Vallazza
luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
coproduzione Bolzano Danza – Tanz Bozen
con il sostegno di Provincia autonoma di Trento – Servizio attività culturali Comune di Rovereto – Assessorato alla contemporaneità Regione Autonoma Trentino – Alto Adige
La compagnia è sovvenzionata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è in residenza al Teatro alla Cartiera di Rovereto.
Duel? Due!
Scultura di materia e scultura di corpi. Legno, carne. Osmosi di opere a confronto. Quella totemica e quella umana. Il processo creativo si è mosso attraverso le reciproche possibilità di contemplazione e di dinamica, nella ricerca sinergica verso l’allucinazione di una nuova bellezza e di nuove architetture sentimentali.
(Michele Abbondanza)
Questo progetto nasce grazie a Fabio Zamboni, amico giornalista che ha reso possibile l’incontro con lo scultore altoatesino Adolf Vallazza.
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
Dal 1989, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno tracciato un cammino che oggi li identifica come i maestri del teatro danza italiano. Stanziali dal 2005 al Teatro alla Cartiera di Rovereto, muovono la loro danza dall’urgenza di dare forma a una visione che, attingendo a diverse esperienze, da quella con Alwin Nikolais agli studi con Dominique Dupuy, passando per il lavoro con Carolyn Carlson e per la pratica dello zen, contrappone immagini, corpi e suoni che vibrano attorno a un concetto, a un’idea. Da queste basi nascono svariati progetti: quelli con e per bambini, come quel Romanzo d’Infanzia del 1997 che oggi conta oltre 600 repliche e la nascita della Piccola Compagnia Abbondanza/Bertoni. Nella creazione in trilogia la compagnia sembra trovare il proprio equilibrio, dal progetto quinquennale Ho male all’altro (2000-2005) sul tema del sacrificio dell’amore ispirato alla tragedia greca, al progetto Biologico sulla fragilità dell’umano (2010-2012), Poiesis (2017-2019), fino ai lavori più intimi e più recenti assoli. Dalla collaborazione con Nerval Teatro, nasce Doppelgänger che vede in scena Filippo Porro, danzatore e Francesco Mastrocinque, attore con disabilità. Lo spettacolo è riconosciuto con il Premio Ubu come “Miglior spettacolo di danza 2021”. Dello stesso anno è il progetto Siamo positivi da cui è nato il film cortometraggio Fiori nel vuoto, creato insieme a Jump Cut, e il ritorno in scena di Antonella Bertoni, con il solo C’è vita su Venere, da lei firmato con Michele Abbondanza. Del 2022, Idem – Io contengo moltitudini, primo spettacolo della trilogia sull’indagine dell’identità, seguito poi nel 2023 con lo spettacolo Femina, che ha ricevuto la candidatura al Premio Ubu nella categoria “Migliore spettacolo di danza 2023”.
musiche originali Meike Clarelli, Davide Fasulo
costumi Katia Kuo
curatela Ariadne Mikou
organizzazione Miriana Erario
ufficio Stampa Michele Pascarella
produzione Nexus 2023/2024
in coproduzione con Dance Gallery
con il sostegno di MIC, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna – In collaborazione con ALMASTUDIOS Bologna, Artists in ResidenSì Bologna 2023
Progetto tra danza, sport e vocalità che pone al centro della ricerca, e della pratica, il gesto atletico di una comunità di donne, o persone che si riconoscono donne, come atto di resistenza e, soprattutto, forza trasformativa.
Athletes vedrà riunirsi un gruppo eterogeneo composto da: danzatrici, sportive o ex campionesse agonistiche insieme a donne (o persone che si riconoscono donne) di ogni età e provenienza. Con loro anche una cantante/preparatrice vocale che, partendo dalla vocalità propria delle discipline sportive, costruirà una tessitura corale in cui ogni donna presente potrà dare corpo anche alla propria voce. Tutte atlete del gesto, riunite in un esercizio multiforme e trasversale, il cui grado di atletismo si dispiega nel processo collettivo e performativo dei corpi, valorizzando un atteggiamento di massima cura e attenzione alle diverse esigenze e modalità di presenza. Nella danza, nel tracciato coreografico, nel gesto sportivo, così come nell’agire vocale, i corpi si collocano tra accordi e interconnessioni, tra eventi di reciprocità, collaborazione e coabitazione. Costruiscono alleanze a azioni di schieramento. La corporeità individuale si potenzia solo se proiettata in una dimensione sensoriale e relazionale che eccede la geometria del proprio raggio d’azione. In queste intersezioni, tra presenza e potenza, intende situarsi il progetto Athletes, ricercando un esercizio ritmico in continua rimodulazione e in ascolto della forza vitale, incarnata e collettiva di una riunione e pluralità di corpi.
Open call per la selezione di 15 donne
ph. Luca Del Pia
Simona Bertozzi laureata al DAMS di Bologna approfondisce la sua formazione nella danza tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e UK, ed è interprete, tra gli altri, per Tòmas Aragay e Virgilio Sieni. Nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus consolidando un percorso autoriale di ricerca e produzione coreografica con diversi gruppi danzatorə e performer professionistə ma anche bambinə, adolescenti, richiedenti asilo e immigratə di seconda generazione. I sui lavori trovano sostegni e ospitalità da parte di importanti soggetti nazionali e internazionali. Nel 2017 è finalista ai Premi UBU come Miglior Spettacolo di Danza con And it burns, burns, burns episodio finale del progetto Prometeo. Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il Premio ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro).
creazione musicale Hazem Berraba
disegno luci Jérôme Berti
coproduzione Al Badil; centre chorégraphique national de Nantes ; centre chorégraphique national de Bourgogne Franche Compté à Belfort ; Al Mawred / Culture Ressource
Avevo appena 10 anni quando ho iniziato a capire cosa stava succedendo fuori da casa mia. Per anni mi sono trovato perso nella contemplazione della scoperta di un nuovo mondo misterioso. Presenze misteriose, usura interiore, sensualità effimera, dissolutezza, grida di gioia e di angoscia, ebbrezza… Non capivo perché gli adulti cambiassero appena varcata quella porta di legno, di notte. I volti, i ritratti e i corpi mi incuriosivano e alimentavano la mia curiosità infantile con frammenti di ricordi che non se ne andavano mai. El Botinière, nome di un mitico cabaret nel centro di Tunisi, è un pezzo coreografico che mostra il lato nascosto della vita notturna tunisina. Attraverso un’ambientazione semplice e sobria, vorrei portarvi in un viaggio in un mondo in cui si intrecciano gioia, tristezza, amore, odio, sofferenza, miseria, desideri e vita. 6 danzatori tunisini condivideranno il palco. 6 danzatori, 6 personaggi, 6 vite e 6 storie. Diversi l’uno dall’altro, ogni personaggio vi accompagnerà nel suo viaggio notturno tra cabaret ed ebbrezza, ma anche in un mondo tossico e sordido coperto da una società arabo-musulmana patriarcale e schizofrenica. El botinière svelerà l’interno del cabaret: questo spazio sacro intriso di lussuria dove si aggirano coloro che non osano mostrarsi alla luce del sole. Mostrerà anche diverse scene teatrali attraverso una danza sproporzionata e smodata che proietta le immagini verso un’altra dimensione.
Selim Ben Safia coreografo e danzatore franco-tunisino, ha acquisito la padronanza della danza hip hop presso il Sybel Ballet Theatre di Tunisi. In seguito è entrato a far parte del “Centre Méditerranéen de Danse Contemporaine” e ha iniziato la sua carriera di danzatore professionista. Quando ha collaborato con il coreografo Imed Jemaa, è nata la sua passione per la coreografia contemporanea. Dal 2010 in poi, Selim coreografa diversi lavori e inizia a sviluppare sequenze di frasi gestuali. Il suo corpo è ossessionato dallo spazio e dalle sue dinamiche. La sua ricerca coreografica si concentra sulla difficoltà di creare, sulla funzione dell’arte nelle società arabo-musulmane, sulle pressioni sociali subite dai danzatori e sulle conseguenze del periodo successivo alla primavera araba. Selim è particolarmente interessato all’artista che è in ognuno di noi. Intuitivamente inizia a mettere in scena giovani danzatori, artisti di circo, attori e dilettanti. Allo stesso tempo, crea la sua compagnia di danza contemporanea a Montpellier: Undergound Skills. Consapevole delle difficoltà vissute in Tunisia e della preoccupazione che gli artisti devono affrontare, nonostante tutto, nel 2014 ha inaugurato il primo Hors-Lits in Africa. Hors-Lits Tunis diventerà poi Hors-Lits Tunisia. Selim ha intrapreso una ricerca costante di uno scambio artistico multiculturale. In ogni edizione del festival, una compagnia o un artista straniero è invitato a partecipare. Nel 2017 Selim ha creato l’associazione “Al Badil – l’Alternativa Culturale”; un’associazione che aspira a democratizzare la cultura e quindi sostenere lo sviluppo economico.
15 Euro Ingresso intero spettacoli Chiostro S.Anna + Danza Cieca 23 luglio
10 euro Ingresso ridotto spettacoli Chiostro S.Anna + Danza Cieca 23 luglio (under 25/over 60, gruppi familiari da + 3 persone)
8 euro ingresso unico spettacoli pomeridiani
(Sala S.Anna, Athletes, Sleep in the car – spettacoli entro le ore 19.00)
8 Euro ingresso unico Orto Medievale ( colazione offerta con il biglietto)
Abbonamento CHIOSTRO a 40 Euro
(4 spettacoli del 24, 26, 27, 28 luglio)
Abbonamento SANT’ANNA a 58 Euro (9 spettacoli)
Il botteghino UDF è aperto dal 15 luglio, tutti i giorni dalle 10:30 alle 12:30 presso la sede di Dance Gallery e un’ora prima dell’inizio in ogni sede di spettacolo
**Galleria Nazionale dell’Umbria
Spettacolo Danze Americane – 25 luglio ore 17.00
> seguire le istruzioni di acquisto della biglietteria della Galleria Nazionale dell’Umbria
Biglietteria: +39 075 5721009
Teatro Stabile dell’Umbria
Gli spettacoli Sleep in the Car (23 luglio replica delle ore 18), Winter Forest (25 luglio) e Onde (27 luglio)
In vendita online su www.teatrostabileumbria.it
Promozione Umbria Culture for Family:
Tutti gli spettacoli della Sala S.Anna 6 Euro per gruppi familiari da + 4 persone
Biglietti in prevendita su Liveticket dal 1 luglio
(costo biglietto +d.p)
Per info:
email: info@dancegallery.it
whatsapp +39 338 2345901
23 LUGLIO 2024
24 LUGLIO 2024
25 LUGLIO 2024
26 LUGLIO 2024
27 LUGLIO 2024
28 LUGLIO 2024
MASTERCLASS 2024
PROGETTI NEL QUARTIERE